Basta poco e in un solo momento ti accorgi che é come quando ridevi in prima elementare…
In questi passi che risuonano nella città quasi deserta di una mezzanotte di dicembre ci sono chiacchiere, braccia, stivali, scaldamuscoli, capelli a volte lunghi a volte cortissimi, ci sono auguri e corse in vespa tra la pioggia solo quindi anni fa, feste nelle notti in estate, nanne al pomeriggio sul divano della nonna, la pasta al pesto, qualche sigaretta, il primo bacio, la prima bicicletta, la ruota e no, la verticale no… Ci sono tacchi alti, l’auto nuova, notti intere a parlare, a piangere e a sognare, raramente a studiare; gli orecchini d’oro della prima comunione, la gonna della cresima, la tuta pigiamone, i simpson, la birra, la musica, il silenzio, poco. La peugeot dei nonni, il lampione e l’angolo, le rane, il materasso per terra, le chiavi di casa e la borsa troppo piccola, l’ombretto troppo forte, i piedi freddi e l’asfalto bagnato, i riccoli, la montagna, poi il mare, il tennis e la cabina del telefono, le cartoline, i se fosse, i come sarà. Dimmelo tu. Una serata tranquilla. Scema.