Riflessioni

Formaggini? No, grazie!

Non ho mai avuto dubbi: ” i formaggini sono lo scarto del formaggio buono” diceva mia nonna e aveva ragione (come sempre!)


Dieci anni fa con il mio primo figlio qualche formaggino l’ho usato sono sincera, ma sono spariti presto dal frigo (come le sottilette che invece non compro da prima della mia prima gravidanza!)

Con l’idea che i sali di fusione fossero dannosi e la base del formaggio usato per fare i formaggini fosse di scarto, mi sono messa il cuore in pace e ho sempre usato formaggio fresco bio: primosalino, robiola di capra, ricotta di pecora, stracchino (raramente).

Oggi la domanda di una mamma sull’uso dei formaggini mi ha spinta a cercare spiegazioni tecniche precise e mi sono imbattuta in un forum dove una utente spiega molto bene come si ottiene il famigerato formaggino, vi copio il testo e vi linko il forum sperando di darvi uno spunto in più per evitare un alimento dannoso e di scarsa qualità per noi adulti, figuriamoci per i nostri cuccioli.

prima di scrivere questo articolo ho contattato il tecnologo che ci segue per essere certa che le informazioni che avevo erano corrette
questo è quello che posso dire:

Come fa un formaggio a restare spalmabile come nel caso dei formaggini?
Se prendiamo un formaggio qualsiasi nel momento che viene a contatto con il calore si scioglie ma poi raffreddandosi ritorna duro.
Nei formaggini è presente una sostanza che impedisce al formaggio di diventare duro infatti i formaggini non sono altro che formaggi duri, formaggi che si sono stagionati troppo o con difetti i quali non potrebbero essere venduti come prodotto di prima qualità …cosa strana che un formaggio destinato ai bambini non venga prodotto con formaggio di prima qualità eppure è così l’industria si è inventata un formaggio per poter utilizzare i formaggi che sarebbero restati invenduti sono andata al supermercato e ho letto le etichette dei formaggini, ce ne sono di due tipi in una ho trovato scritto
ingredienti:formaggio, latte scremato concentrato, acqua, proteine del latte, sali di fusione (polifosfati – fosfati di calcio – fosfati di sodio), burro, acidificante (acido lattico, sale).
In un’altra invece c’era scritto
Ingredienti: formaggio, acqua, siero di latte concentrato, crema di latte, proteine del latte, sali di fusione citrati di sodio e citrati di potassio, correttore d’acidità acido citrico.

Nel primo sono stati aggiunti i polifosfati, nel secondo invece hanno usato i citrati di sodio e di potassio
sia i polifosfati che i citrati di sodio e di potassio vengono anche chiamati sali di fusione
i polifosfati vengono anche chiamati con la sigla E450 seguita da a – b – c oppure E450 E451
i citrati di sodio hanno la sigla E331
i citrati di potassio hanno la sigla E332
i citrati di calcio hanno la sigla E333.

Quale è la loro funzione
E’ quella di trattenere l’acqua, facendo così si ottiene un prodotto più morbido e più pesante e nel momento in cui si raffredda resta spalmabile i polifosfati all’alimentazione umana non servono assolutamente a niente un tecnologo alimentare direbbe che i polifosfati hanno una funzione tecnologica utile all’azienda produttrice di formaggini.

Il problema è che queste sostanze provocano danni alla salute
– i polifosfati possono alterare il rapporto calcio/fosforo nell’organismo intervenendo negativamente al processo di calcificazione delle ossa;
– ostacolano l’assimilazione dei minerali (specie calcio e ferro) dagli alimenti e producono la calcificazione dei tessuti molli come i reni;
– possono dare disturbi muscolari nei bambini, c’è chi dice che nei bambini possa anche essere responsabile di rachitismo:

la differenza tra i polifosfati e i citrati è solamente che i citrati hanno bisogno di meno tempo per essere smaltiti dall’organismo.


         

Questo sito fa uso di cookie. Utilizziamo sia cookies tecnici sia cookies di parti terze. Può conoscere i dettagli consultando la nostra informativa della privacy policy.
Premendo OK prosegui nella navigazione accettando l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.