Riflessioni

Le notti insonni

Tutti noi abbiamo passato delle notti svegli. Io me ne ricordo tante. La prima, quella che ritrovo spesso purtroppo, è una notte troppo buia.

C’era poca luce che arrivava dove dormivo io, non ci volevo stare lì. Uscendo da quella stanza, in sala la luce di una lampada ingialliva tutto intorno. Ora i ricordi si mischiano in un groviglio di assenze e di voci, una voce non l’avrei sentita più. Tante notti sveglia. Una bella notte me la ricordo tutta, vivida come se fosse passato un pugno di giorni e invece il mio cuore grande tra poco comincerà le medie… e quella notte me la ricordo, con il rumore della corsia, i neon sul soffitto e quella voce finalmente tutta da ascoltare, in silenzio, pieni di stupore. Tante notti passate come giornate, notti di voglia di diventare grande, notti a far finta di studiare, notti ad aspettare e tante notti a lavorare. Stanotte svegli a cullare. E le occhiaie il trucco le toglie e l’emicrania passa, i capelli si riassettano e le lenzuola si cambiano, ma le braccia dolci della mamma e forti del papà quelle restano e resteranno con le filastrocche e i nonono, con i baci e il sussurrare. Di mattina è dura, ma queste notti sono preziose, così grandi che anche se non passa, il dolore si confonde e si mischia con la gioia grande di tutto questo, e fa meno male. E sorrido.


         

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