Il mio lavoro è quello della wedding planner, quella che che per molti è solo un costo in più, quella che per alcuni non ha davvero molto da fare il giorno del matrimonio, quella che per altri ha un nome impronunciabile (e quindi lei fa la werdin? la werpin, la plennid, ah no la Wendy!!!) Insomma la mia è una professione le cui virtù sono misteriose, anche per tanti clienti che realizzano il valore del mio lavoro solo alla fine del matrimonio. Ma intanto si affidano, a volte in modo entusiastico, altre volte con un po' di sana diffidenza...ma sempre aprendo le porte delle loro case e delle loro famiglie, condividendo con me gioie, paure e aspettative. Sono davvero tantissimi anni che seguo gli sposi in questo cammino...
Era una mattina come un'altra nella primavera del 2010, mi ero svegliata pensando ad una coppia di sposi, dicendomi “eh come vola il tempo, saranno già due anni!” e invece dopo un attimo mi resi conto che dal giorno del loro matrimonio erano passati ormai quasi otto anni.
Il mio tempo sembra scorrere “diversamente”…
Ci sono coppie che mi scrivono da lontano, coppie che passano a trovarmi, coppie che hanno figli e allora magari una visitina la faccio io e poi ci sono coppie con cui, inevitabilmente negli anni, i contatti diventano più radi fino a quasi esaurirsi e mi chiedo chissà dove vivono oggi e cosa fanno, se stanno bene, se si amano come dieci anni fa…chissà nonna Rita, me la ricordo bene, col suo bastone come rideva quel giorno!
Organizzare matrimoni è un lavoro sociale.
Non è una questione di fiocchetti e veli, fiori e musica…
Organizzare matrimoni per me è una grande occasione per capire meglio come funzionano certi equilibri familiari, per poter dare un appoggio concreto, per poter essere quello sguardo discreto da incrociare quando non sai le tue emozioni dove ti porteranno…
La “Francy” quella che sai che c’è.
Grazie a tutti voi, che in questi anni avete creduto in me e mi avete fatto entrare nelle vostre vite, in uno dei momenti più belli del vostro cammino.
