Wedding

Tre anni in un battito di ciglia – Daria e Sebastien

Sono le 6:00 di un sabato mattina con il cielo poco sincero, il 15 maggio del 2010, quando con la macchina carica come sempre parto per una nuova avventura:

il matrimonio di Daria e Sebastien. Sono una coppia bellissima, atipica per certi versi, non meno di quanto lo è stata tutta l’organizzazione (tra Italia, Canada e Francia) e di quanto mi aspetto che sia anche il matrimonio! La prima è proprio alle 6:15 quando invece che dirigermi direttamente a Miasino, passo un attimo a prendere la sposa a casa!!! Carichiamo l’abito in macchina e partiamo insieme! Dire che Daria è agitata mi sembra riduttivo…ormai la conosco bene e quando le chiedo come sta lei sorride stringendo un pochino gli occhi: ecco questo vuol dire “O mamma miaaaaaaaaaaaa sono agitatissimaaaaaaaaaaaaaa!”

Prima meta: il salone a Borgomanero dove ci aspettano per trucco e acconciatura. Arriviamo puntualissime (quasi mi stupisco di me stessa) e su idea del parrucchiere decidiamo di dedicarci un attimo per un caffè… ed ecco la seconda “ovviamente” tutti i bar aprono presto in ogni angolo del mondo perchè al bar si fa colazione… Lì NO e quindi ci tocca andare a far colazione al bar dell’ospedale! Questa rimarrà negli annali…non mi capita spesso di fare colazione con la sposa al bar la mattina delle nozze, al bar di un ospedale poi!!

Il tempo però inizia a scorrere e quindi dopo aver stemperato l’ansia dobbiamo iniziare a lavorare, la lascio al salone e scappo al castello a sistemare le ultime cose prima del suo arrivo.

Il catering sta allestendo tutto come da accordi, io sistemo l’abito in camera e prima che arrivino i genitori di Daria ripenso ai mesi precedenti passati a immaginare in una chat di skype come sarebbe stato. Un raggio di sole prepotente filtra dalle finestre della camera e lì dopo settimane di pioggia e grigiori ho la conferma che questa sarà una giornata spettacolare, piena di quel sole energico che Daria ha voluto in ogni dettaglio giallo/arancio.

Ultimo i centrotavola, ricontrollo di avere tutto a portata di mano ed ecco che sento arrivare qualcuno! E’ Daria accompagnata da Edo e Giovanni che l’hanno seguita nella preparazione. Siamo tutti in griglia di partenza, la terza, e lei continua a sorridere in modo a volte disarmante. Penso a Sebastien e appena posso scappo in chiesa: tutto è pronto anche qui! Il coro sta provando, sistemo i libretti sui banchi, qualche signora di Miasino si avvicina chiedendomi “chisaspusa?” e lì sento che manca davvero poco. Che bello vedere arrivare i primi ospiti da ogni parte del mondo, la quarta! Mentre istruisco le damigelle sento un vociare a tratti musicale dove si mescolano il francese, l’inglese e l’italiano… Anche il prete è pronto e quel sole finalmente riscalda la chiesa ed ecco la quinta: anche tutta la messa sarà bilingue!

La giornata sembra volare in un lampo e i ricordi dopo tre anni sono mille flash arancioni e gialli come i limoni dei centrotavola e le collene,come i confetti, il guestbook e le tovaglie, come le pantofole e le scarpe per il tango, come i sacchettini di un tè che ha girato il mondo e le bomboniere create apposiamente da un abile artigiano umbro, la raphia e i nastri… Arancioni e gialli come i sorrisi e gli sguardi, il caldo sotto agli ombrelloni, come gli agrumi della torta, i cerchietti delle damigelle, le infradito e le risate degli amici, come i passi di quel tanto atteso primo ballo e sei, sette e otto e mille atipici dettagli che l’ hanno resa unica, arancione e gialla!

Non posso dimenticare l’emozione di tutti quegli amici veri arrivati con tanti kilometri sulle spalle, tanti sorrisi in valigia, con le mani piene di abbracci, gli occhi colmi di lago e tanta voglia di festa per un matrimonio sognante e ironico, travolgente e romantico, dolce e irriverente.

Buon anniversario ragazzi da chi vi pensa spesso e vi vuole bene, perchè una wedding è per sempre


         

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